Scritto interamente da Zorzella Fernando
Presentato a puntate qui su face book.
Tutto nel romanzo è inventato e frutto di fantasia.
DIVIETO ASSOLUTO DI COPIARLO O RIPRODURLO
TESTO:
12* CAPITOLO
Angelica e Filippo si erano svegliati al mattino al sorgere del sole con la schiena a pezzi per aver dormito molto scomodamente in un letto tutto polveroso, in un casolare umido e molto malandato, ripartirono alla volta di una fantomatica comunità che speravano vivamente di trovare. Arrivate le 11, nei pressi di Pegognaga, ne trovarono una, vi entrarono e parcheggiarono la jeep cercando subito di prendere contatto con gli abitanti.
Furono accolti bene, anche perché si presentarono come dispersi in cerca di casa e lontani dalla loro di origine.
La gente appariva calma e serena.
La comunità di Pegognaga, era formata da agricoltori, artigiani e costruttori edili, gente di campagna, anche perché la campagna e l’agricoltura la faceva da padrona.
Vivevano in case di legno, perfettamente costruite ed isolate, in modo da ripararsi sia dal freddo che dal caldo. Sembrava un campeggio, con le case circondate da alberi e da molto verde.
A Filippo e Angelica ne venne affidata una e visto che si trattava di ora di pranzo vennero subito invitati a dividere il pranzo a casa di una famiglia.
A Prima Donna nel frattempo si faceva l’analisi della situazione, si contavano i danni e si pensava a cosa fare ora.
Sirena: “I bolognesi se ne sono andati e così farete presto anche voi, noi come faremo a tenerci in contatto?”
William: “Prima Donna è stata gravemente colpita io vi consiglio e vi prego di accettare l’invito che Jenny e tutta la nostra comunità vi fa e di entrare a far parte di Genesi a pieno titolo.”
Sirena: “Dite sul serio? ………. E’ un invito di Jenny in persona? ………. Allora non posso sottovalutarlo. ……….. Lasciatemi un po’ di tempo per parlarne con le mie compagne e poi vi saprò dire.”
William: “Tenete presente Sirena, che oggi pomeriggio Alex ritornerà con un elicottero per darci maggiore sicurezza e ha detto che è disponibile a scortarci fino a casa.”
Sirena: “Ok vado subito a sentire la mia gente.”
Ritornò verso sera arrivò Alex a bordo di un elicottero., per fare il punto della situazione.
Alex: “Cosa hanno deciso le donne? Vengono con noi?”
William: “Io lo spero, ci stanno pensando, e voi che fate?”
Alex: “Noi per ora abbiamo deciso di rimanere a Bologna, semmai vi forniamo supporto difensivo se vi serve ancora, magari per il ritorno.”
William: “A noi andrebbe bene.”
Alex: “Bene vedrò cosa posso fare.”
William: “Di sicuro il problema Orsi Neri non è finito qui.”
Alex: “Lo avevo pensato anche io, occorrerà stare bene in guardia e cercare di capire bene dove si rintanano.”
I due vennero raggiunti da Sirena, e da altre, dopo qualche ora.
William: “Cosa avete deciso Sirena?”
Sirena: “Veniamo via con voi tutte quante, siamo disponibili a lavorare tutta notte, per preparare velocemente il trasloco, faremo in modo che domani potremmo anche mobilitare tutta Prima Donna.”
William: “Bene sono contento, è una bellissima notizia, grazie a voi Genesi migliorerà, molto, e in tutti i sensi.”
Sirena, scambiò uno sguardo intenso con William, ma a sua volta pensò che a casa ad aspettarlo c’era Luisa.
Sirena che non sapeva di Luisa, cominciava ad essere attratta da William, sentendo il suo cuore battere più velocemente.
I preparativi iniziarono e proseguirono freneticamente, si cercò di imballare e rendere trasportabile tutto ciò che poteva esserlo, in situazioni di vita del genere tutto poteva essere utile. Alcune donne, uscirono da Prima Donna per convincere chi viveva nelle campagne circostanti ad unirsi e a seguirle, in tutto si poterono contare 2000 persone.
Alex, aveva chiamato rinforzi per il trasloco, così tutto il convoglio potè contare su 5 elicotteri da guerra come scorta. Genesi aveva conquistato nuovi e fedeli amici, il mondo stava piano piano rinascendo, ma nessuno sapeva a quali altre sorprese sarebbe andato incontro.
Thomas e Giuly riuscirono a trovare un momento di intimità nascosti dentro Prima Donna, il desiderio e la passione li pervasero e presero il sopravvento. Fu un momento magico, di ecstasi, nei giorni scorsi si erano conosciuti a fondo e ora in un momento in cui tutti stavano lavorando si ma anche festeggiando, loro avevano bisogno di un momento proprio.
Venne sera, William e Sirena, parlarono per tutta la sera, era importante far capire come si viveva a Genesi.
William parlò anche di Luisa, e di quello che provava per lei, ma Sirena dentro di se tramava per far si che quell’uomo un giorno fosse stato solo suo.
Il viaggio di ritorno Sirena se lo sarebbe giocato molto bene.
Jenny e Jonathan si svegliarono dopo una notte di lungo riposo e passione.
Jenny: “Il fatto di non avere un sistema radio efficiente mi snerva, vorrei tanto sapere come sono messi a Prima Donna, di certo non possiamo mandare nessuno a vedere di persona. ……. Speriamo che sia tutto finito.”
Jonathan: “Non preoccuparti, i nostri erano bene armati, e sanno il fatto suo.”
Jenny: “Ti ricordo che molti non avevano esperienza di guerra vera.”
Jonathan: “Se ritornassero, di sicuro qualcuno di Guardia Legnago li avvisterebbe e ci verrebbe a riferire.”
Jenny: “Ho detto a William di invitare le donne di Prima Donna ad unirsi a noi, speriamo che accettino. In questo nuovo mondo dobbiamo stare tutti uniti e vicini.”
La giornata stava nascendo sotto i più migliori auspici, c’erano tutti i presupposti perché portasse a tutti gioia e felicità.
A Prima Donna il convoglio era partito alla volta di Genesi alle prime luci dell’alba, era a tutti gli effetti un esodo di massa. Una fila interminabile di uomini, donne e mezzi, scortati da 5 elicotteri, si estendeva nella pianura padana.
Un sicuro bersaglio facile, se un contingente degli Orsi Neri, avesse attaccato.
Tutti erano carichi ed entusiasti.
Chi stava tornando a casa vittorioso da una guerra, chi stava iniziando una nuova vita.
Sirena era sempre vicina a William e cercava di non lasciarlo mai solo tenedo sempre stretto a se con una serrata chiacchierata distensiva, lui però dentro di se non vedeva l’ora di correre tra le braccia di Luisa.
Thomas e Giuly viaggiavano assieme e delineavano la loro vita, cercando di sfatare anche i più intimi segreti.
Sergio spalancò gli occhi e mise tutti in allerta all’improvviso: “Allarme, allarme, pattuglia di Orsi Neri a Nord, a 2 Km di distanza, li vedo.”
William allertò gli elicotteri che si diressero subito ad ispezionare la zona.
Via Radio, Alex riferì: “Sono 4 ragazzi in divisa da Orsi Neri in una jeep, non sono armati, sembrano persi.”
William: “Persi o no ordinagli di fermarsi, vengo a prenderli e ad arrestarli, con questa gente pugno duro d’ora in poi.”
Così fecero, bloccarono i 4 ragazzi li perquisirono e li arrestarono. Questi rimasero sbalorditi, perché non erano soldati, sapevano della guerra, ma erano disarmati proprio per non creare problemi.
A metà pomeriggio arrivarono a Legnago, facendo esplodere gioia e felicità tra i soldati che non avevano parole nel vedere arrivare tutta quella gente.
Proseguirono poi per Genesi, accordandosi che nessuno avrebbe dovuto allertare la comunità in anticipo, perché si voleva fare una grande sorpresa.
Alle 17,30, quando il sole stava lasciando spazio ad una brezza fresca e rigenerante, le sirene di Genesi, suonarono l’allarme.
Gli uomini di guardia al portone corsero ad avvisare tutti, la voce e la notizia si estese in un minuto a tutti.
L’immenso convoglio si fermò a 300 metri dall’entrata, era impossibile andare oltre per la calca di gente che si era fatta all’entrata.
Lo stupore della gente era dovuto anche dal fatto che non si aspettavano l’arrivo di elicotteri.
L’emozione di rivedersi e di riunirsi, fece si che la gente si correva incontro per abbracciarsi e baciarsi, ognuno dai propri cari, amici, parenti, findanzati e fidanzate. William corse da Luisa che gli saltò in braccio.
William con Luisa, Sirena e Alex raggiunsero Jenny per i saluti e le presentazioni.
Jenny: “Sirena, Genesi vi apre le porte come le si apre ad amici di vecchia data, siamo felici che voi abbiate accettato di unirvi a noi ………. Alex a te va il nostro ringraziamento e ci sentiamo onorati di conoscere te e i tuoi colleghi, di aver giovato del vostro aiuto e anche a voi va il nostro invito ad venire qui.”
Sirena: “Era il momento di rompere l’isolamento che ci avevamo creato, voi rispecchiate a pieno gli ideali di speranza che serve in questo momento.”
La festa esplose minuto dopo minuto William finiti i discorsi di rito se ne andò con Luisa ed altri fecero uguale, c’era il bisogno di sentirsi a casa.
Praticamente il giorno dopo tutti erano distrutti per aver abusato con l’allegria,la comunità appariva come ovattata.
Gli elicotteri erano tornati a Bologna, perché non c’era l’autorizzazione a partire del loro consiglio a rimanere. Tra l’altro non c’era un ponte radio che avrebbe potuto mantenere attivi dei contatti stabili, con chi da Bologna si sarebbe trasferito.