Scritto interamente da Zorzella Fernando
Presentato a puntate qui su face book.
Tutto nel romanzo è inventato e frutto di fantasia.
Il romanzo è dedicato a Mia Moglie Francesca.
DIVIETO ASSOLUTO DI COPIARLO O RIPRODURLO
TESTO:
13° CAPITOLO
Tu mi baci davanti a tutti.
Francesca: “Penso che una prova d’amore così, voglia dire molto o no?”
Fernando: “Certo.”
Francesca: “Che ne dici, finito il ballo ce ne andiamo a fare una passeggiata?”
Fernando: “Dove?”
Francesca: “Su nel balcone?”
Fernando: “Lo sai ho scoperto un altro posto.”
Francesca: “Dove?”
Fernando: “Al 7° piano, lato mare, c’è una terrazza, non c’è nessuno e non ci va nessuno, perchè non c’è il bar, e quindi è poco appetibile.”
Francesca: “Prendiamo una bottiglia di Porto e ce ne andiamo io e te da soli.”
Fernando: “Prendi i bicchieri ed io la bottiglia.”
Francesca: “Prendiamo due bottiglie una per me e una per te e ce le beviamo assieme.”
Fernando: “Ogni uno la sua?”
Francesca: “Certo.”
Fernando: “Ma con i bicchieri, però. Non facciamo i buzzurri.”
Francesca: “Ok, ci sto.”
Vado al bar e prendo le bottiglie, mentre tu mi attendi vicino agli ascensori.
Ci guardiamo intensamente, mentre l’ascensore sale velocemente.
Le porte si aprono, alcune persone salgono nell’ascensore, mentre noi usciamo.
Fernando: “E’ in questa direzione.”
Francesca: “Non me ne sono mai accorta.”
Fernando: “Non è il nostro piano e quindi non lo frequentiamo.”
Alcuni passi ed arriviamo.
La zona è chiusa da una grande vetrata, entriamo grazie ad una porta automatica.
E’ un grande balcone di almeno 10 metri di lunghezza per 5 di larghezza, arredato con tavoli e poltrone di vimini, molto comodi.
E’ un luogo spartano di per sè, utile per la meditazione, guardare il paesaggio e sorseggiare un vino o un liquore.
Fernando: “Accomodiamoci qui, ti va?”
Francesca: “Certo.”
Fernando: “Apro una bottiglia alla volta che dici? Non facciamo i cafoni.”
Francesca: “Faccia come dice lei mio cavalliere.”
Apro una bottiglia e la verso nei bicchieri.
Fernando: “A lei mia regina.”
Francesca: “Grazie. ……………… Allora siamo intesi, vero, non fai lo stronzo tornati a Milano, vero?”
Fernando: “No non lo faccio.”
Francesca: “Questo è il mio numero di telefono, te l’ho scritto per ricordare.”
Fernando: “Me lo memorizzo subito Francesca.”
Francesca: “Hai avuto un bel coraggio prima, in salone.”
Fernando: “Ho fatto quello che il cuore mi diceva, ne sentivo l’esigenza.”
Francesca: “Ne sentivi l’esigenza?”
Fernando: “Si, ne sentivo l’esigenza di dire a tutti che ti amo e ti desidero, non so come farò quando torniamo. Io non voglio perderti, ma sono sicuro che devo dividerti con un altro.”
Francesca: “Quando ci provi con una donna sposata è così, ma io co sono.”
Tu ti porti in avanti con il busto e mi prendi la mano stringendola delicatamente.
Francesca: “Ci sono veramente Fernando.”
Fernando: “Io non voglio farti mancare il mio amore.”
Francesca: “Usiamo quel bel sdraio la?”
Fernando: “Ma si sta comodi?”
Francesca: “Proviamo.”
Si tratta di uno sdraio in legno, con un materassino che sembra confortevole.
Tu ti sdrai a pancia in su, io mi metto di lato vicino a te.
Su un tavolino li vicino sistemiamo il vino ed i bicchieri.
Fernando: “Vuoi un sorso?”
Francesca: “Ce la fai a versarlo e passarmelo?”
Fernando: “Certo, nessun problema.”
Beviamo un pò, poi tu posi il bicchieri e mi dai un bacio.
Le nostre bocche si incollano, mi prendi il bicchieri e lo posi, poi automaticamente ci abbracciamo e rimaniamo li a godere del momento.
Tutti e due siamo sparati in un sogno, sono riuscito a conquistarti ed aprire le porte del tuo cuore, sono riuscito a farti capire che posso darti molto.
Le bocche si staccano.
Fernando: “Ti amo Francesca.”
Francesca: “Anche io. …………. Ti ho giocato un piccolo scherzetto.”
Fernando: “Quale?”
Francesca: “Non c’è nessun semaforo rosso.”
A me esplode un sorriso a 32 denti.
Fernando: “Ci sono cascato.”
Francesca: “Si, ci sei cascato. ………… Secondo te io vengo in ferie sapendo che mi deve arrivare il ciclo?”
Fernando: “Non ciò pensato.”
Francesca: “Adesso che lo sai cosa vuoi fare?”
Fernando: “Quello che vuoi tu.”
Francesca: “In camera mia o tua?”
Fernando: “In camera mia.”
Francesca: “Si dai, in camera mia c’è ancora disordine per il cibo che abbiamo consumato.”
Passiamo la notte assieme ed il giorno dopo andiamo a passeggiare per Barcellona.
E’ una città bellissima e da innamorato è ancora più bella.