venerdì 4 aprile 2025

SORPRESA A BARCELLONA 13° CAPITOLO

 Scritto interamente da Zorzella Fernando

Presentato a puntate qui su face book.

Tutto nel romanzo è inventato e frutto di fantasia.

Il romanzo è dedicato a Mia Moglie Francesca.

DIVIETO ASSOLUTO DI COPIARLO O RIPRODURLO

TESTO:

13° CAPITOLO

Tu mi baci davanti a tutti.

Francesca: “Penso che una prova d’amore così, voglia dire molto o no?” 

Fernando: “Certo.”

Francesca: “Che ne dici, finito il ballo ce ne andiamo a fare una passeggiata?” 

Fernando: “Dove?”

Francesca: “Su nel balcone?” 

Fernando: “Lo sai ho scoperto un altro posto.”

Francesca: “Dove?” 

Fernando: “Al 7° piano, lato mare, c’è una terrazza, non c’è nessuno e non ci va nessuno, perchè non c’è il bar, e quindi è poco appetibile.”

Francesca: “Prendiamo una bottiglia di Porto e ce ne andiamo io e te da soli.” 

Fernando: “Prendi i bicchieri ed io la bottiglia.”

Francesca: “Prendiamo due bottiglie una per me e una per te e ce le beviamo assieme.” 

Fernando: “Ogni uno la sua?”

Francesca: “Certo.” 

Fernando: “Ma con i bicchieri, però. Non facciamo i buzzurri.”

Francesca: “Ok, ci sto.”

Vado al bar e prendo le bottiglie, mentre tu mi attendi vicino agli ascensori.

Ci guardiamo intensamente, mentre l’ascensore sale velocemente.

Le porte si aprono, alcune persone salgono nell’ascensore, mentre noi usciamo.

Fernando: “E’ in questa direzione.”

Francesca: “Non me ne sono mai accorta.” 

Fernando: “Non è il nostro piano e quindi non lo frequentiamo.”

Alcuni passi ed arriviamo.

La zona è chiusa da una grande vetrata, entriamo grazie ad una porta automatica.

E’ un grande balcone di almeno 10 metri di lunghezza per 5 di larghezza, arredato con tavoli e poltrone di vimini, molto comodi.

E’ un luogo spartano di per sè, utile per la meditazione, guardare il paesaggio e sorseggiare un vino o un liquore.

Fernando: “Accomodiamoci qui, ti va?”

Francesca: “Certo.” 

Fernando: “Apro una bottiglia alla volta che dici? Non facciamo i cafoni.”

Francesca: “Faccia come dice lei mio cavalliere.”

Apro una bottiglia e la verso nei bicchieri. 

Fernando: “A lei mia regina.”

Francesca: “Grazie. ……………… Allora siamo intesi, vero, non fai lo stronzo tornati a Milano, vero?” 

Fernando: “No non lo faccio.”

Francesca: “Questo è il mio numero di telefono, te l’ho scritto per ricordare.” 

Fernando: “Me lo memorizzo subito Francesca.”

Francesca: “Hai avuto un bel coraggio prima, in salone.” 

Fernando: “Ho fatto quello che il cuore mi diceva, ne sentivo l’esigenza.”

Francesca: “Ne sentivi l’esigenza?” 

Fernando: “Si, ne sentivo l’esigenza di dire a tutti che ti amo e ti desidero, non so come farò quando torniamo. Io non voglio perderti, ma sono sicuro che devo dividerti con un altro.”

Francesca: “Quando ci provi con una donna sposata è così, ma io co sono.”

Tu ti porti in avanti con il busto e mi prendi la mano stringendola delicatamente. 

Francesca: “Ci sono veramente Fernando.” 

Fernando: “Io non voglio farti mancare il mio amore.”

Francesca: “Usiamo quel bel sdraio la?” 

Fernando: “Ma si sta comodi?”

Francesca: “Proviamo.”

Si tratta di uno sdraio in legno, con un materassino che sembra confortevole.

Tu ti sdrai a pancia in su, io mi metto di lato vicino a te.

Su un tavolino li vicino sistemiamo il vino ed i bicchieri. 

Fernando: “Vuoi un sorso?”

Francesca: “Ce la fai a versarlo e passarmelo?” 

Fernando: “Certo, nessun problema.”

Beviamo un pò, poi tu posi il bicchieri e mi dai un bacio.

Le nostre bocche si incollano, mi prendi il bicchieri e lo posi, poi automaticamente ci abbracciamo e rimaniamo li a godere del momento.

Tutti e due siamo sparati in un sogno, sono riuscito a conquistarti ed aprire le porte del tuo cuore, sono riuscito a farti capire che posso darti molto.

Le bocche si staccano.

Fernando: “Ti amo Francesca.”

Francesca: “Anche io. …………. Ti ho giocato un piccolo scherzetto.” 

Fernando: “Quale?”

Francesca: “Non c’è nessun semaforo rosso.”

A me esplode un sorriso a 32 denti. 

Fernando: “Ci sono cascato.”

Francesca: “Si, ci sei cascato. ………… Secondo te io vengo in ferie sapendo che mi deve arrivare il ciclo?” 

Fernando: “Non ciò pensato.”

Francesca: “Adesso che lo sai cosa vuoi fare?” 

Fernando: “Quello che vuoi tu.”

Francesca: “In camera mia o tua?” 

Fernando: “In camera mia.”

Francesca: “Si dai, in camera mia c’è ancora disordine per il cibo che abbiamo consumato.”

Passiamo la notte assieme ed il giorno dopo andiamo a passeggiare per Barcellona.  

E’ una città bellissima e da innamorato è ancora più bella.