Scritto interamente da Zorzella Fernando
Presentato a puntate qui su face book.
Tutto nel romanzo è inventato e frutto di fantasia.
DIVIETO ASSOLUTO DI COPIARLO O RIPRODURLO
TESTO:
9* CAPITOLO
A Prima Donna, anche il vento si era fermato, era la calma prima della tempesta. I soldati erano tutti pronti, Thomas e Giuly si guardarono negli occhi e si presero per mano, come questo di aiuto e supporto morale reciproco.
William si mise davanti a tutti sopra ad un blindato Lince,scrutò l’orizzonte e vedendo che gli Orsi Neri non si erano accorti di loro prese coraggio e diede l’ordine : “Scarichiamo la potenza del cielo su quei bastardi. Non fatte per nessun motivo prigionieri. Uccideteli tutti. All’attaccoooooooooooo.”
Tutti i 500 con ogni mezzo ed arma partirono e i primi a sparare furono i mezzi con armi a gettata lunga.
Gli Orsi Neri si accorsero subito di essere attaccati e cominciarono a rispondere.
Dragon il loro capo urlò: “Rispondete al fuoco ………. Sparate sparate …….. Ma da dove sono saltati fuori quei bastardi!”
William urlava: “Spararte sparate sparate non lasciategli prender fiato deve essere una pioggia incessante …………. Devono spostarsi lasciandoci lo spazio per inserirci.”
La voce delle armi cominciò a dare il ritmo del tempo: cannonate, mitragliate, bombe, le numerosi esplosioni fecero diventare velocemente la battaglia cruenta e sempre più violenta.
Dentro a Prima Donna, l’euforia volò alle stelle, e senza farsi prendere la testa, andarono tutte ai loro posti di combattimento e cominciarono a cannoneggiare gli Orsi Neri.
Gli Orsi Neri, a quel punto circondati dal fuoco nemico, cominciarono a spostarsi verso Nord rispondendo continuamente al fuoco.
La ferocia con cui rispondevano al fuoco lasciavano presagire che comunque non avrebbero mollato l’osso velocemente.
Cominciarono ad esserci vittime e feriti da tutte e tre le parti.
L’imponente numero di Orsi Neri imponeva i nostri a non mollare mai la presa e quindi si rivelò difficile e pesante fisicamente.
Dragon ordinò: “Dirigiamoci 5 chilometri a nord di Prima Donna, e assestiamo bene la posizione li obbligheremo ad una guerra di nervi.”
Così fecero e si spostarono a 5 chilometri a nord di Prima Donna e trovando un terreno ottimo si appostarono e bloccarono la loro posizione.
A sera inoltrata anche William aveva preso posizione, ma i bombardamenti continuarono, cercando difficoltosamente di guadagnare terreno, visto che ormai la battaglia era una battaglia frontale.
Nel contingente di William su 500 uomini si contavano già 50 feriti, tra i quali il nostro Thomas, ma siccome era ferito lieve, aveva una scheggia nel braccio decise di rimanere a comandare un cannone. Vicino a lui c’era sempre Giuly che ormai non lo mollava mai per soccorrerlo nel momento del bisogno vero.
Le Ninja uscirono dalla fortezza, ormai trovandosi in una posizione protetta, portando i loro blindati e i loro cannoni leggeri per dare man forte ai nostri, sostituire i feriti nelle loro posizioni e aumentare il numero totale del contingente.
La notte trascorse veloce, ma nessuno riuscì a riposare neanche a Genesi.
Filippo ed Elena come Jonathan ed Angelica passavano ormai le notti assieme, quando potevano. Filippo ed Angelica ripensavano al loro momento d’estasi e si chiedevano se ci sarebbe stata un’altra possibilità.
Matteo dal canto suo, aveva passato il giorno a pensare e a riflettere su quello che aveva udito da Filippo e Angelica e ai loro atteggiamenti reciproci durante il giorno.
Il tono di tutta la comunità era basso, come si poteva vivere a pieno in una situazione in cui l’esercito era sempre fuori in battaglia.
Il giorno seguente la battaglia divenne sempre più pesante e pressante, trasformandosi in una battaglia di trincea.
A Zodiaco i Cavalieri complottavano un piano per fermare completamente la bellicosità di Genesi.
Alberto invitato alla riunione, avanzò qualche idea, non ritenuta ideale e quando alla discussione non fu più utile venne fatto uscire.
Alla fine si decise di far partire una missione utilizzando soldati bene armati, per andare a rapire alcuni cittadini di Genesi, che sarebbero stati usati per chiedere il blocco di tutte le ostilità avviate verso altri gruppi. Eventualmente si sarebbe usato tutto l’esercito di Zodiaco.
Il gruppo armato partì la mattina seguente, quando il sole non era ancora alto.
Il gruppo armato era composto da una decina di soldati bene armati capitanati da Cancro, uno dei consiglieri più esperti in missioni di questo tipo, con le jeep si sarebbero mossi con cautela nei pressi di Genesi per non farsi scoprire.
Arrivarono a pochi chilometri da Genesi a mattina presto, quando il sole non era ancora alto.
Non sapevano esattamente chi avrebbero rapito.
Matteo aveva visto Angelica entrare la sera nella tenda di Filippo e l’aveva vista uscire al mattino, quindi aveva fatto uno più uno, non c’erano dubbi, tra i due c’era una tresca, che andava per sempre smantellata per il bene di Jenny, Jonathan ed Elena.
Matteo ci teneva veramente ai suoi amici e questa cosa gli puzzava di brutto.
Decise così di attendere la colazione e dopo avrebbe chiesto di parlare con loro per fargli sapere tutto.
Arrivato in zona ristoro prima di tutti si sedette a consumare la sua razione, ma quando arrivò anche Filippo, finito di fare colazione, si alzò e andò da lui dicendogli: “Oggi per te Filippo sarà una brutta giornata, buona giornata amico.”
Filippo lo ascoltò e gli andò di traverso la colazione, e tossendo rispose: “ Mi sa che la brutta giornata ce l’hai tu amico mio, hai dormito per terra per caso?”
Ma non ebbe risposta. Matteo e Filippo non erano grandi amici, ma un saluto così non se lo sarebbe aspettato, proprio mai.
Recatosi da Jenny, Matteo la salutò e si sedette con lei a farle compagnia. Chiacchierando le disse: “Jenny devo parlarti in segreto, di una cosa che riguarda Angelica e Filippo. Ho le prove che tu, Jonathan e Elena siete stati usati.”
Jenny sbottò e sgranò gli occhi, fissando Matteo, ma lasciandolo parlare: “Si so per certo che Filippo e Angelica hanno messo a punto un piano per allontanare te da Jonathan e ………. “; lei lo fermò e disse: “Ok Matteo, la cosa mi interessa, però ne parliamo con Jonathan, mangiamo e siccome sono libera andiamo da lui. “, finirono così la colazione assieme.
Cancro e gli altri videro la Jeep, che avevano usato Jenny e Matteo per uscire da Genesi e ricordandosi delle descrizioni ricevute da Alberto, decisero che quella era una jeep giusta da seguire.
Arrivati a casa di Jonathan, si accostarono vicino a dove era lui a lavorare.
Jonathan: “Buongiorno a tutti e due ………. Buongiorno Jenny.”
Jenny non sapeva cosa dire e così si limitò a salutarlo e disse: “Matteo racconta tutto ora.”
Visto che per fortuna erano anche tutti e tre da soli Matteo non ebbe problemi a vuotare il sacco con dovizia di particolari.
Matteo: “Jonathan, Jenny quello che sto per dirvi è sicuro perché è da giorni che sto seguendo la cosa e sorvegliando le persone interessate. ……….. Voi due, quando ancora vi vedevate siete stati presi di mira da un complotto di Filippo e Angelica. I due hanno messo in atto situazioni ambigue per far si che voi due vi lasciaste e vi allontanaste l’uno dall’altra, in modo che Angelica potesse entrare nelle mire di te Jonathan.”
I due chiesero a quali situazioni ambigue si riferiva.
Matteo: “Tipo quella in cui Jenny ha visto Angelica nuda dalla finestra, il giorno che Jonathan stava malissimo e aveva perso i sensi.”
Matteo proseguì la spiegazione spiegando bene situazione per situazione e dimostrando così che un complotto c’era e ben architettato.
Jonathan reagì malissimo, tanto da decidere di ritornare a Genesi subito per chiarire tutto con i due complottatori.
Jenny: “Dobbiamo dire prima di tutto, tutto anche a Elena, che per ora è molto vicina a Filippo.”
Decisero così di salire nella jeep e di dirigersi subito al campo base.
Accesa la jeep e appena partiti furono subito raggiunti dalla jeep del commando di Cancro, che vi si fermarono davanti bloccandogli la strada e puntandogli i mitragliatori gli intimarono di fermarsi.
Jenny, urlò e gli chiese chi fossero, ma il commando fu velocissimo, prese a bastonate in testa Matteo e Jonathan facendoli svenire e presero Jenny di forza, la imbavagliarono caricarono tutti e tre alla mala peggio e prendendosi anche la jeep di Genesi volarono verso il ritorno.
Chi vide la scena da lontano, in mezzo ai campi, si recò presso la tenda del consiglio, con un fiatone da procurargli dolore ai polmoni spiegò tutto e diede l’allarme.
Alfred: “Grazie, occorre subito gettarsi all’inseguimento finche le tracce sono fresche.”
Tutto il consiglio cominciò a mormorare intensamente e in modo disordinato.
Alfred urlò: “Basta silenzio ……… non perdiamo la calma …….. Luigi prendi 20 uomini e lanciatevi all’inseguimento ……… tutti gli altri prendete le persone a disposizione e setacciate la zona in cerca di tracce.”
Il commando con gli ostaggi, dopo qualche ora arrivò a Zodiaco e i 3 prigionieri vennero deposti in una stanza in attesa di essere interrogati.
Nella stanza del consiglio di Zodiaco, al ritorno del comando, c’era anche Alberto, che sentendo cosa era stato fatto, ma non sapendo esattamente chi era stato preso in ostaggio, si spaventò, e avendo paura che tutte le sue menzogne fossero scoperte, decise di lasciare la stanza e di prepararsi a scappare.
A Prima Donna, nel frattempo la battaglia imperversava, le posizione dei due schieramenti erano ben marcate e la battaglia aveva preso le sembianze di una vera e propria guerra di trincea.
Non si riusciva in nessun modo a sbloccare la situazione.
Sirena: “Pensavo che si sarebbero spaventati, ma anche i nostri 2 eserciti messi insieme non sono sufficienti ad annientarli.”
La battaglia, aveva una la tipica musica di sottofondo, mitragliate si seguivano a cannonate, e danni e feriti si contavano in ambi i lati.
Dalla parte degli Orsi Neri un soldato disse a Dragon: “Capitano proviamo a ri accerchiarli?”
Dragon: “Sarebbe una buona idea ma i cannoni della città ci potrebbero colpire se ci avviciniamo troppo ……… abbiamo bisogno di armi più forti ……. Tiger prendi una jeep e velocemente vai a chiamare rinforzi mentre io qui terrò ferme le posizioni.”
Tiger era un soldato fedele e stravedeva per Dragon, così prese ed eseguì subito l’ordine.
Giuly nel frattempo, stava sempre vicino a Thomas e faceva coppia fissa, lui sopra alla mitragliatrice e lei al comando della jeep. Dopo essere stato colpito, Thomas era stato medicato e si era rimesso subito al suo posto di combattimento.
A lui piaceva dire: “Essere seduto su una brandina non ti fa guarire tanto più velocemente che non stare seduto sulla sella di una mitragliatrice.”
La giornata proseguì e piano arrivò sera.