mercoledì 15 gennaio 2025

SORPRESA A BARCELLONA 2° CAPITOLO

 Poi, però, mi lancio subito verso Barcellona, divertiamoci e visitandola.

Oddio, sono appena arrivato, ho fatto un viaggio quindi sono anche stanco a dire il vero, visito un pò la zona dove si trova l’Albergo.

Anche se godo dell’offerta all inclusive, decido di andare a mangiare fuori la cena.

Cavoli, sono a Barcellona, non mi chiudo dentro un albergo a mangiare, almeno che non sia spompato a forza di fare giri su e giù per la città. 

Mi faccio una bella scorpacciata di Paella vera come Dio comanda, non quella fatta dal mio amico Mario (tutti hanno un amico che si chiama Mario), che è buona ma questa è un’altra cosa.

Bevo un buon mezzo litro di vino e poi mi incammino verso l’albergo.

La mia intenzione è sedermi nella Hall e guardare le persone passare, cercando di immaginare a cosa pensano.

Così faccio, entro, mi prendo la chiave della camera, così sono pronto per quando ho voglia di salire a letto e mi siedo.

Come ho scritto all’inizio, sono eterosessuale, ed infatti non mi dispiace vedere passare ragazze del sesso opposto davanti a me.

Ovviamente di varie età, siamo a Barcellona e come me moltissimi cercano una nuova strada da percorrere nella vita, rimettendo in ordine la propria, i possibili cocci rotti, per ripartire.

Ma ecco, come tutte le volte in cui un uomo pensa di aver messo in ordine tutto ed essere padrone della sua esistenza, arriva dentro l’albergo una Signora alta 160 cm, capelli castani lisci fin sotto le spalle, con tutte le curve al posto giusto, una vera bellezza esotica. 

Capisco che sei italiana.

Vesti un vestito intero con minigonna, fatto a uncinetto, con la mezza manica.

Ti avvolge in maniera celestiale.

Ed i colori del vestito, un incanto, ma dove l’hai comprato, un vestito con tali sfumature.

Ho capito, che sei italiana, perché parli con le due signore che hai assieme, molto più vecchie di te.

Chissà chi sono, chissà chi sei tu.

Hai una voce squillante ed è semplice capire che ti chiami Busterna Francesca.

Forse è stata poco cortese la signorina della reception, nel dire il tuo nome a voce alta.

Prendo il cellulare in mano.

No, che faccio?

Sono qui per rilassarmi, non devo pensare a niente, nessuna donna niente di niente.

Ti vedo andare verso gli ascensori, tutta trafelata.

Forse le due signore sono due amiche o due parenti.

Bè mi alzo e mi vado a bere qualcosa al bar, devo staccare la vista da te.

Passo al bar un’ora e mezza, in cui mi confronto dialogando con varie persone, per lo più single maschi o coppie etero.

Al giorno d’oggi quando si deve descrivere il sesso delle persone non si sa mai come fare per non offendere qualcuno.

Vado a letto verso le 22.

Direte voi, che vecchio.

Io vi rispondo, provate voi a fare un viaggio, arrivare, sistemarsi, uscire a cena e bere bene, entrare in albergo, bere ancora e ancora e poi vediamo a  che ora andate a letto sapendo che comunque vi aspetta un lungo periodo di ferie davanti.

Comunque …………………………….

Sdraiato a letto, in camera da solo, cedo alla tentazione.

Ed il Diavolo, mi fa digitare il tuo nome e cognome sulla finestra cerca di Instagram.

Busterna Francesca.

Eccoti, neanche farlo apposta sei la prima.

Per numero di follower amici e altro, sei la prima.

Entro nel tuo profilo che è libero, e le tue foto mi lasciano senza fiato.

Cavoli che stile, che occhi, sei un incanto.

Che lavoro fai, dove abiti, il tuo profilo dice solo che sei una bellissima musa, che nasconde in sé tanta sostanza.

Basta, ho detto basta, sono qui per rilassarmi, questo non va bene.

Mi sembra di essere come tutti gli uomini, che appena vedono un bel culo e due belle tette mettono subito in discussione tutto.

Io sono qui per trovare me stesso.

Chiudo il cellulare e lo butto nella poltrona lì vicino, che però rimbalza e cade per terra.

Va bene, un vaffa e mi metto a dormire.