lunedì 24 febbraio 2025

SORPRESA A BARCELLONA 5° CAPITOLO

 Scritto interamente da Zorzella Fernando

Presentato a puntate qui su face book.

Tutto nel romanzo è inventato e frutto di fantasia.

Il romanzo è dedicato a Mia Moglie Francesca.

DIVIETO ASSOLUTO DI COPIARLO O RIPRODURLO

TESTO:

5° CAPITOLO

Il mattino seguente, mi alzo bello pimpante ed esco dall’albergo, per il più bel giro per Barcellona che io potessi mai fare.

Ti incrocio, tu sei con le tue amiche ma facciamo finta di niente.

Le ore passarono, e mentre io cercavo senza fermarmi, tu ti chiedevi se forse mi avevi chiesto troppo, o se forse, ti avevo mandato a quel paese, prestando le mie attenzioni ad altre, o meglio a qualche altra.

Alle 15, mi vedi arrivare in spiaggia e nella mano destra ho la borsetta di una nota catena di profumi e cosmesi.

Mai il marito aveva fatto questo per te, pensi tra te e te.

Sei sola ed io appoggio la borsetta sul tuo lettino, è impacchettato per bene, quindi ha lo stesso significato di un regalo, una sorpresa per tutta la gente che ci sta guardando.

Fernando: “Ce l’ho fatta, spero che tu sia soddisfatta. Devo andarmi a fare una doccia, spero di rivederti più tardi.”

Io mi incammino, verso l’albergo e tu mi chiami.

Francesca: “Fernando?”

Io mi giro, e vedo che ti stai passando il rossetto, perfettamente, sulle labbra, sei bravissima.

Francesca: “Che dici? C’è il mare per farsi una doccia. Ti va di andarci e di togliermi il rossetto?”

Il mare fa il suo sporco lavoro, tanto che la puzza del sudore, viene lavata via subito, lasciando a tutti e due un passionale profumo di salsedine.

Le mie labbra si incollano alle tue, sparandomi in un altro mondo.

Francesca hai tra le braccia, l’uomo che di sicuro ti renderebbe la più felice fra le donne.

Quale altro uomo passa così tanti secondi a fissarti a guardarti donandoti teneri baci d’amore sulle guance.

Lui partiva per altri mondi, ma lei non ricordava più dove era casa sua.

Fernando: “Voglio spianare tutte le imperfezioni che hai per le tue strade.”

Francesca: “Stai zitto, non parlare e guardami, sei sicuro di avermi tolto tutto il rossetto? Sicuro che non ce ne sia ancora?”

Appena comincio a baciarti, tu mi dai delle sberlette sulla schiena.

Fernando: “Che c’è mia regina?”

Francesca: “Ci sono le mie due amiche, che di sicuro mi cercano.”

Fernando: “Bè, dopo ci andrai.”

Francesca: “No, aspetta, non voglio che mi vedano così, voglio avere il tempo di spiegare a loro tutto.”

Fernando: “Ci vediamo stasera?”

Francesca: “Ok, ore 20 nel salone centrale.”

Arrivano le 19.30, io sono seduto al bar, su uno sgabello accanto al bancone.

Ti sto aspettando ed il cuore ogni tanto smette di battere, sono agitato mi sento con te come con un adolescente.

Ho 50 anni io, e tu hai di sicuro qualche anno meno di me, non ho neanche il coraggio di chiederti.

Ti vedo arrivare, cavoli, hai mantenuto l’impegno.

Ma cosa ti ho fatto?

Sei sposata, e non mi conosci neanche, cosa fai qui con me?

Perchè cerchi me?

Cosa ti posso fare?

Ti avvicini.

Fernando: “Francesca, sono felice che tu sia qui.”

Francesca: “Sembra che tu fossi in pensieri che io non mi presentassi.”

Fernando: “Si a dire il vero pensavo non venissi.”

Francesca: “Sono qui, andiamo a cena?”

Fernando: “Ho prenotato un ristorante fuori.” 

Francesca: “Ti fa schifo all inclusive dell’albergo?”

Fernando: “Voglio portarti fuori.”

Francesca: “Vuao, punti in alto allora.”

Fernando: “Cosa pensi di te Francesca?”

Francesca: “Penso di essere una donna normale che fa una vita normale.”

Fernando: “Penso che tu sia una donna speciale, meravigliosa, che merita di ricevere tutto.”

Francesca: “Se ti do il numero di mio marito glielo dici?”

Fernando: “Questa sera non parlare più di tuo marito, andiamo a cena fuori.” 

Francesca: “Ok! Offri tu? Visto che sono così meravigliosa?”

Fernando: “Certo.”

Francesca: “Cavoli, non vorrei che alla fine di questa vacanza, te ne pentissi.”

Fernando: “Lascia decidere me.”

Francesca: “Ok! Stiamo perdendo di vista l'obiettivo principale, andiamo a mangiare fuori.” 

L’attrazione che prove per te, Francesca, è travolgente ed inaspettato.

Partito per un viaggio rilassante, mi trovo travolto da un’onda anomala, il sentimento che sto provando per te è diverso più forte e vero.

Ma cavoli, sei sposata, e non sarai mai mia, ma già ora voglio il tuo respiro ogni minuto vicino.

Mentre andiamo al ristorante entriamo dentro ad un paio di negozi, e ti provi qualche vestito.

Riesco a convincerti a comprarlo ed indossarlo per andare a mangiare, quindi metti i tuoi vestiti nella borsa del negozio e ti tieni il vestito nuovo.

Sei un incanto, ma non perchè l’ho scelto io, ma perchè sei un incanto.

Il trucco che hai steso sul tuo viso ed il modo come indossi il vestito dice che chi conquista il tuo cuore conquista il paradiso.

Ti meriti di sentirti un’avventura?

Forse non sei tu a doverti sentire un’avventura ma io.

Questo sogno quanto durerà?

Durerà come una vacanza o di più?

E’ bellissimo vedere la gente che si gira quando passi, ed io mi sento importante.

Mi verrebbe da urlare che questa sera sono io il tuo accompagnatore, questa sera sono io tuo marito.

Ce l’hai un marito, ma non è qui questa sera.

Sei tutta per me Francesca e questa sera voglio dare il meglio.

Io mentre cammino continuo a guardarti.

Francesca: “Guarda la strada Fernando, non vorrei inciampassi.” e ti metti a ridere.

Fernando: “Non staccherei mai gli occhi da te.”

Francesca: “Sono contenta, però devi guardare il marciapiede.”

Fernando: “Francesca voglio fare una cosa.”

Ti fermo e ti abbraccio, ti bacio li vicino al ristorante.

Francesca: “Fermo Fernandino, dai ti sporchi di rossetto e poi dobbiamo entrare.”

Fernando: “Mi pulisco dentro.”

Francesca: “Ma neanche morto, ti pulisco io qui fuori, però tieni a posto la lingua ora, perchè ho già da fare da mamma al mona che mi aspetta a casa, se devo fare da mamma anche a te, ti do due calci nelle palle e ti lascio qui per terra.”

Fernando: “Addirittura?”

Francesca: “Certo, lo sai che in questi momenti tutti i sentimenti e le emozioni sono più accentuate, quindi anche due calci nelle palle vengono dati più forti in questi momenti.”

Fernando: “Ok, messaggio arrivato.”

Entriamo, ci sediamo e mangiamo.

Tutto il menù alla carta, mangiamo solo cose che ci piacciono.

Piccole dosi da varie.

Un signore, come nei film più romantici, si alza e va al piano si siede e comincia a suonare una dolce serenata per la sua amata.

Io colgo l’occasione e ti chiedo di ballare.

Tu accetti.

E’ tutto splendido.

Francesca: “Secondo te ci stiamo facendo del male?”

Fernando: “Secondo te mi sto facendo del male?”

Francesca: “Perchè rispondi con una domanda ad una domanda?”

Fernando: “Tu sei sposata, io in questo momento potrei farmi del male, ma sto bene con te.”

Francesca: “Siamo in viaggio, sono un’avventura.”

Fernando: “Non sei un’avventura, lo sei se lo vuoi tu.”

Francesca: “In questo momento non voglio essere un’avventura.”

Fernando: “Non lo sei, e non voglio farti sentire un’avventura.”

Francesca: “Allora che ne dici di fare quello che vorresti fare.”

Io ti bacio e tu mi lasci fare.

Abbracciati stretti, tu cingendo il mio collo, io i tuoi fianchi.

Ogni tanto abbasso, le mani fino all’inizio del sedere, ma tu mi lasci fare.

Mi sento in paradiso.