domenica 16 marzo 2025

SORPRESA A BARCELLONA 11° CAPITOLO

 Scritto interamente da Zorzella Fernando

Presentato a puntate qui su face book.

Tutto nel romanzo è inventato e frutto di fantasia.

Il romanzo è dedicato a Mia Moglie Francesca.

DIVIETO ASSOLUTO DI COPIARLO O RIPRODURLO

TESTO:

11° CAPITOLO

Francesca: “Ti ho lasciato senza parole?” 

Fernando: “Ti assicuro che volevo solo mangiare.”

Francesca: “Non ci credo neanche se ti butti giù dal balcone.” 

Fernando: “No è vero te lo assicuro.”

Francesca: “Comunque puoi solo mangiare, bere e guardare, niente di più.” 

Fernando: “Come? Perchè?”

Francesca: “C’è il semaforo rosso. Festa finita.” 

Fernando: “Ma dai, non preoccuparti.”

Francesca: “Parliamo d’amore e di passione che ne dici?” 

Fernando: “Mangiamo e beviamo e ti dico cosa penso di te.”

Francesca: “Solo tu puoi fare una cosa del genere. ………… Offrire il pranzo in camera ad una donna che hai conosciuto da qualche giorno. ………….. E non nella tua stanza, ma nella sua.” 

Fernando: “Guarda amore mio, avevo dato questi soldi per persi, pensavo che non avresti accettato.”

Francesca: “E con chi mangiavo questa cosa?” 

Fernando: “Con le tue amiche.”

Francesca: “Le mie amiche sono tutte prese da tutti i servizi che offre questo posto, sono più contenta così.” 

Fernando: “Sei sicura? Non ti manca la ginnastica in spiaggia o i massaggi o le terapie?”

Francesca: “Ti sembra il mio, un corpo da terapie? Poi mi sembra che per essere sposata di ginnastica, ne ho fatto fin troppa in questi giorni.” 

Fernando: “Francesca, ascolta! So benissimo che tu sei sposata, e che arriverà il giorno che ci diremo addio. Anzi è già scritto, ma io sono partito veramente con l’intenzione di fare una vacanza al segno della cultura, tu mi hai proprio fatto esplodere il cuore. Io non so se riuscirò a dimenticarti, non so se riuscirò a non pensarti.”

Francesca: “Perchè devi smettere di pensarmi? Perchè io dovrei smettere di pensare a te?” 

Fernando: “Sei sposata.”

Francesca: “Lavoriamo nello stesso quartiere di Milano e più o meno facciamo lo stesso lavoro, possiamo trovare benissimo il tempo per condividere dei momenti assieme.” 

Fernando: “Vuoi dire che tu volteresti le spalle ad un uomo che è venuto a farti una sorpresa qui a Barcellona per uno appena conosciuto.”

Francesca: “Forse se è venuto a farmi una sorpresa qui, è perchè aveva lui da farsi perdonare delle cose, non pensi? Forse io sono venuta qui per fargli capire che può perdermi, magari sono io quella lesa della coppia.” 

Fernando: “Vedendo come sta andando la settimana, ho pensato che eravamo io e lui quelli bastonati.”

Francesca: “Perchè io ho fatto le corna a lui e magari sto prendendo in giro te? Cazzo mi credi proprio una sciupa uomini. ……………………. Ma tu pensi che quello che mi dici quando parli d’amore non mi interessa? Prova a dirmi una frase d’amore, prova a descrivere il tuo sentimento per me.” 

Fernando: “E’ una forza che mi è nata dentro e sta mettendo in discussione tante mie convinzioni per sistemarmi e migliorarmi.”

Francesca: “Tu pensi che queste parole non mi abbiano lasciato nessun segno? Pensi che queste parole io le abbia sentite anche da altri uomini? Pensi che il mio uomo se così si può dire mi dica cosa del genere?” 

Fernando: “Penso che te le avrà dette.”

Francesca: “Ho quasi 50 anni Fernando, se me le ha dette, me le avrà dette 30 anni fa, ma magari io vorrei un amore che continua ad essere alimentato da parole come queste. Magari io vorrei un uomo che ogni sera mi siede vicino ad un balcone su una terrazza di un albergo e mi dice che tutto quello che vedo può essere mio. Poi, magari non è vero, ma almeno ci prova. Tu hai preso questa sconosciuta, l’hai presa in braccio e davanti a  tutti le hai detto che può avere il mondo accanto a te. E’ vero, magari il tutto sarà stato amplificato dalle volte in cui abbiamo fatto del buonissimo sesso, ma queste sono le cose che vorrei sentirmi dire tutti i giorni.” 

Fernando: “Sono senza parole.”

Francesca: “La mia vita è ricca di numeri, di cifre e soldi; a me non interessa uscire a cena tutte le sere, o essere circondata da pietanze di pesce e vino a me interessa sapere che ho vicino un uomo che anche l’acquisto di un paio di mutande lo sa trasformare in un momento d’amore. Sei partito per andarmi a comprare un rossetto perchè volevi baciarmi, perchè volevi togliermelo. Ti sei reso ridicolo davanti ad altri e davanti alla spiaggia per me. …………. Io queste cose mi hanno fatto esplodere dentro, avrei mandato a cagare le mie amiche subito. Sei stato bravo tu che in questi giorni mi hai fatto capire che dovevo passare del tempo con loro.” 

Fernando: “Io ho tanta voglia di baciarti adesso.”

Francesca: “E’ vero, una persona esterna ed insensibile potrebbe dire che ho ripagato le tue attenzioni con il sesso, non con chissà che cosa, ma forse ne avevo bisogno io di quei momenti e forse hai ragione tu nel dire che ti ho un pò usato. …………… Adesso, però, sono io a dire a te: quando torneremo, non fare il coglione, io ci sono vera e presente. …………. Non so come finirà con il mona che ho a casa, ma anche tu si presente per piacere.” 

Fernando: “Io ci sono.”

Francesca: “Anche io ci sono.” 

Fernando: “Sai una cosa Francesca?”

Francesca: “Dimmi.” 

Fernando: “Ho una voglia incredibile di baciarti, non ce la faccio più, mangerei tutto il pesce che ci divide per raggiungerti.”

Francesca: “Vieni di qua e fallo, ti sei messo tu di li, e hai cominciato a mangiare come non ci fosse un domani. Io ti ho detto che c’è il semaforo rosso, no la bocca chiusa.” 

Fernando: “A ok, allora arrivo.”

Mi alzo lentamente e con attenzione, per non spargere il mangiare in giro per il letto. Il bere come già descritto si trova nei comodini al sicuro.

Tu mi vedi arrivare e ti viene in mente una cosa.

Francesca: “Dimenticavo, la bocca ce l’ho libera per baciare, mi raccomando e parlare, non farti strane illusioni. Se c’è il semaforo rosso, c’è il semaforo rosso e basta.” 

Fernando: “Che diavoletta che sei, però. …………. Non ti sfugge niente.”

Francesca: “No, è che un pò ti ho conosciuto e ho visto il tuo lato da puledro in calore, quindi sottolineo.”

Io mi siedo davanti a te, che hai piegato le gambe all’indiana, in modo che io mi sieda vicino a te. 

Fernando: “Sei un sogno.”

Ti bacio delicatamente, appoggiando la mia mano destra al tuo braccio sinstro e sorreggendomi con il sinistro appoggiato al letto.

Poi, con la mano destra prendo un gamberetto lo intingo nella salsa ai gamberetti e lo porto verso le tue labbra.

Francesca: “Mi imbocchi?”

Lasci che delicatamente ti passi il mangiare.

Un altro gamberetto, poi una tartina, poi un pezzo di focaccia, poi un pezzo di sedano ………. 

Francesca: “No il sedano no,per piacere, mi fa cagare.” 

Fernando: “Ti fa cagare, non è un’espressione da regina monellina.”

Francesca: “Mi fa cagare rende bene l’idea” 

Fernando: “Ma ci vuole la verdura anche.”

Francesca: “Con tutto il pesce che hanno portato la verdura la mangio a casa. Dai continua con le cose buone.” 

Fernando: “Ok! Il sorino ti piace?”

Francesca: “Si il sorino si, intingilo con quella sbobba verde li.” 

Fernando: “Sbobba verde, ma come parli Francesca.”

Francesca: “E’ perchè mi sento libera di parlare con te.”

Ti preparo sto sorino con la salsa verde e ti imbocco.  

Francesca: “Cavoli è piccante ……….. Acqua acqua ………..Brucia.”

Io preparo un bicchiere di Prosecco.

Te lo passo e tu te lo scoli tutto d’un fiato. 

Fernando: “Eila, che lato che sto scoprendo di te. Un pò colorita nel linguaggio, ora fai la parte del camionista. Vuoi scolarti un altro bicchierozzo di Prosecco?”

Francesca: “Si dai, neanche il coraggio di versarmelo.” 

Fernando: “Pronti.”

Ti preparo un altro bicchiere di prosecco che ti scoli tutto ad un fiato.

Fernando: “Evvai. E poi sono io l’alcolizzato che non può bere due bicchieri di birra tutti uniti.” 

Francesca: “Tu lo hai fatto perchè pensavi che non avresti più visto la mia frittola, non lo hai fatto per stare in compagnia con altri e questo è sbagliato. Ti devi abituare, quando torneremo a casa io dovrò dormire con il coglione che ho a casa, ma magari penserò a te.” 

Fernando: “Allora stampami delle foto ricordo.”

Francesca: “Perchè non me le fai già adesso?” 

Fernando: “Adesso?”

Francesca: “Certo, non sono vestita nel modo consono per fare delle vere foto da calendario?” 

Fernando: “Va bene ci sto.”

Francesca: “Dai così ti farai il tuo calendario personale.” 

Fernando: “Francesca ti amo e ti desidero ogni secondo della mia vita.”

Francesca: “Dai dai vai con le foto.”

Ti scatto una decina di foto in varie posizioni. 

Francesca: “Mi raccomando non pubblicarle da nessuna parte.” 

Fernando: “Ci mancherebbe.”

Proseguiamo così per un bel pò di tempo, durante il pomeriggio, poi decidiamo  di stare un pò lontani.