lunedì 3 marzo 2025

SORPRESA A BARCELLONA 9° CAPITOLO

 Scritto interamente da Zorzella Fernando

Presentato a puntate qui su face book.

Tutto nel romanzo è inventato e frutto di fantasia.

Il romanzo è dedicato a Mia Moglie Francesca.

DIVIETO ASSOLUTO DI COPIARLO O RIPRODURLO

TESTO:

9° CAPITOLO

Mi avvicino e quando sono quasi arrivato.

Francesca: “4 minuti e 25 secondi! …………………. Bravo Fernando! ……………… Lo sai che il puledro è venuto veramente a cercare di sedurmi?”

Fernando: “E tu cosa hai risposto?”

Francesca: “Che faccio già da mamma all’uomo che ho a casa, non mi serve farmi portare fuori a cena e a letto da mio figlio.”

Fernando: “Cavoli che battuta incestuosa.”

Francesca: “Visto che non conosci tutti i miei lati?”

Usciamo dall’albergo e ci avviamo verso il ristorante, mangiamo e poi ci mettiamo a ballare un bel lento.

Ci guardiamo intensamente negli occhi, e scambiamo poche parole.

Per me ho il mondo tra le braccia, sono a posto così, non mi serve niente.

Non so cosa stai pensando tu.

Francesca: “Fernando, quando ritorniamo, io sarò sposata.”

Fernando: “Lo so, e l’ho visto con i miei occhi.” 

Francesca: “Non ho intenzioni di lasciarlo o almeno ora non voglio lasciarlo.”

Fernando: “Mi piaci così come sei, anche con le persone che hai attorno?” 

Francesca: “Siamo tutti e due di Milano, e lavoriamo vicino, c’è tutta la possibilità che ci vediamo ancora e magari per qualche evento legato alla finanza possiamo anche incontrarci, ma dovrai sempre tener presente che a casa io dormirò con lui.”

Fernando: “Lo so Francesca.” 

Francesca: “Non ti nascondo e non ti nego cosa è successo tra noi due ieri sera, ma io non posso e non voglio credere che tu senza di me trovi sfogo nell’alcool.”

Fernando: “No assolutamente, non succederà.” 

Francesca: “Ma è successo oggi, dopo una sola notte in cui io sono stata con mio marito. …………….. Sei veramente forte come mi fai credere oppure no? ………… Sei veramente l’uomo che mi hai mostrato fino ad ora?”

Fernando: “Io non nego che voglio vederti ancora, anche quando torniamo.” 

Francesca: “Ma adesso pensiamo ad adesso, pensiamo ad ora, a casa ci penseremo a casa.”

Fernando: “Francesca, ti voglio così come sei.” 

Francesca: “Sono sposata Fernando.”

Fernando: “Francesca, mi togli il fiato ogni volta di guardo, ti toglierei quel rossetto ogni minuto ogni volta che lo metti.” 

Francesca: “Sono sposata Fernando.”

Fernando: “Allora dimmi che non mi vuoi più, dimmi che le mie parole ti pesano e ti stancano, dimmi che il mio amore è di troppo.” 

Francesca: “Sono sposata Fernando.”

Fernando: “Allora sono una bestia, perchè sto cercando di rompere un patto fatto con Dio e da Dio.” 

Francesca: “Sono sposata Fernando.”

Fernando: “Allora uccidimi.”

Francesca prese e baciò Fernando, intensamente stringendogli le braccia al collo molto forte ed alzando la gamba destra.

Il baciò durò tantissimo tanto che la musica smise e rimanemmo fermi in mezzo alla sala da ballo.

Una volta staccate le labbra e tu hai abbassato la gamba, io ho delicatamente abbassato la minigonna sistemandola.

Tu mi hai guardato delicatamente.

Francesca: “Che fai?”

Fernando: “Non voglio che ti vedano le autoreggenti.” 

Francesca: “Lascia che guardino, magari io voglio che guardi tu, magari io voglio che pensi a quando me le dovrai togliere.”

Fernando: “Magari non voglio toglierle.” 

Francesca: “Uao, mi vuoi spogliare e lasciarmi le autoreggenti? Troppo sexi.”

Francesca prese e riprese a baciarmi.    

Aprimmo gli occhi ed eravamo già in ascensore, per salire verso le stanze.

Non voglio più perderti amore, non voglio perderti e non voglio dividerti con nessuno, ma sicuramente sarà così.

Ti dovrò dividere con un altro.

Francesca: “Fernando, piano perchè mi spogli già in ascensore.”

Fernando: “Non farmici pensare, altrimenti non mi tengo.” 

Francesca: “Non andiamo in stanza?”

Fernando: “No.” 

Francesca: “No, sul balcone no per piacere, ho un vestitino che è praticamente finto. Non c’è un caldo bestia.”

Fernando: “Ti scaldo io.” 

Francesca: “Si credici.”

Quando l’ascensore si apre ti prendo in braccio e ti porto verso il balcone esterno.

Francesca: “Cosa vuoi fare Fernando?”

Fernando: “Aspetta.” 

Francesca: “Fernando, vui che ti ricordi tutto quello che ti ho dato e fatto pur essendo sposata? Non vorrai buttarmi giù.”

Fernando: “No, aspetta.” 

Francesca: “Fernando, dai ho paura, ti trovo un appartamento vicino al mio.”

Fernando: “No, non mi serve.”

Prendo e con un calcio avvicino un tavolino al balcone e ti appoggio sopra.

Tu mi guardi. 

Fernando: “Non guarda me, guarda lo skyline di Barcellona. ………. Guarda il creato, guarda il mondo, può essere tutto tuo. Questo è tutto tuo. Voglio che sia tutto tuo. Voglio essere tutto tuo, permettimi di essere tuo.” 

Francesca: “Ma mi vedi veramente così?”

Fernando: “Ho un sogno tra le braccia, un sogno vero, in carne ed ossa.”- 

Passa la notte.

Il giorno seguente, a mattina presto, sono sdraiato sul mio letto che gioco con il cellulare un pò.

Ho passato una serata indimenticabile.

Sento bussare alla porta.

Fernando: “Già sveglia sei?”

Francesca: “La prossima volta che mi vieni dentro, ti dico: già venuto sei? Così capisci come mi sento io in questo momento.” 

Fernando: “Non pensavo volessi già la mia compagnia.”

Francesca: “Dai, poche parole. Vestiti sportivo, un caffè e andiamo a correre.” 

Fernando: “Aspetta arrivo subito.”

Francesca: “Dai sei peggio di una donna, fa presto. Abbiamo una vacanza da vivere.” 

Fernando: “Mi sembra che la stiamo vivendo intensamente amore mio.”

Francesca: “Non è ancora finita tirerò le conclusioni alla fine.”