Scritto interamente da Zorzella Fernando
Presentato a puntate qui su face book.
Tutto nel romanzo è inventato e frutto di fantasia.
DIVIETO ASSOLUTO DI COPIARLO O RIPRODURLO
TESTO:
3° PUNTATA
Nicola, Mirko, Paola e Tiziana, tornarono al Centro Ricerche di Enna e poi a cena fuori per rilassarsi e riorganizzare le idee.
Paola: “Ma secondo te, Nicola, il Dott. Gambini ci crede?”
Nicola: “Si che ci crede, e come che ci crede, i dati sono dati e non ci sono errori.”
Tiziana: “Eppure le organizzazioni internazionali no!”
Mirko: “Bè, ci sarebbe da stupirci del contrario sinceramente.”
Nicola: “Come?”
Mirko: “Si! E’ così come dico io! Se ci pensate bene! Hanno nascosto sempre tutto, da Rosvell, fino ai giorni nostri. Gli avvistamenti sono a migliaia e i video lo stesso, eppure non è mai vero niente. Chi vi dice che abbiano capito che abbiamo ragione e tengono nascosto tutto?”
Tiziana: “Ma dai, come fanno, un conto è una navicella così per caso, un conto è un popolo pronto all’invasione.”
Mirko: “Chi ti dice che non stiano già negoziando?”
Nicola: “Allora perché prendono contatto con noi e ci danno un appuntamento?”
Mirko: “Quello non lo so.”
Tiziana: “Ma noi ci andiamo a questo appuntamento’”
Nicola: “Il problema vero è che il luogo si trova in pieno deserto Libico e non è semplice arrivarci, vedremo cosa riuscirà a fare il capo.”
Paola: “Spero che ci faccia sapere qualcosa presto.”
Tiziana: “Si può prendere il sole nel deserto? Semmai mi porto un completino che se si deve aspettare l’astronave intanto mi abbronzo.”
Tutti si misero a ridere e poi a fine cena Tiziana e Paola andarono a Letto, mentre Mirko e Nicola andarono a centro per bere un’altra birra al chiaror di luna.
Nicola: “Ci voleva proprio questa birra fresca, mi serve come ultimo tocco per staccare la spina del cervello del tutto ed andare a letto cotto.”
Mirko: “Io sono talmente pieno che potrei addormentarmi qua e risvegliarmi domani mattina.”
Nicola: “Si lo puoi dire amico.”
Mirko: “Hai visto che sexi era Paola questa sera? Non so perché non ci provi.”
Nicola: “Lo sai che non mi è mai piaciuto provarci con una mia sottoposta.”
Mirko: “Non mi sembra che tu ci abbia mai trattati da sottoposti, anche se sei tu il capo.”
Nicola: “Lo so, ma io voglio che davanti ai miei occhi voi siate tutti uguali e che non abbiate pensieri sulla mia imparzialità.”
Mirko: “Se ti scopi una collega strafica come Paola, avresti solo la mia ammirazione e la mia invidia e basta.”
Nicola: “Parla quello che sbava su Tiziana come un cane in calore, gli pulisci perfino la scrivania e gliela passi con l’Amuchina, penso che sia il posto più pulito di tutto il Centro Ricerche. Ma non eravate li li per mettervi assieme una volta.”
Mirko: “Si! Ma è tutta colpa tua che non ti scopi Paola e quindi Tiziana ha la paura di essere fuori luogo.”
Nicola: “Ma io ho sempre detto che fuori dal centro, potete fare ciò che volete, l’importante è che non trovi perizomi sopra la console che regola la parabola delle comunicazioni interstellari o del dna sopra i rapporti da mandare al centro di Palermo.”
Tutti e due si misero a ridere a crepapelle.
Mirko: “Penso che visto la situazione devo provarci con Tiziana.”
Nicola: “Se ti consola hai la mia benedizione amico.”
Il giorno seguente, tutto stava proseguendo normalmente, oltre a qualche controllo di routine, si impiegò il tempo a fare un po’ di riordino e sistemazione del centro.
La speranza era di avere altre notizie, da chi aveva già spedito quei messaggi, ma nessun aggiornamento si presentò all’orizzonte.
Forte era la preoccupazione che a quel appuntamento in realtà non si presentasse nessuno.
Ad un certo punto, alle ore 14 e 30 per l’esattezza, il citofono della base suonò e tutti presero un colpo.
Andò Tiziana a rispondere e poi si recò da Nicola a riferire.
Tiziana: “Ci sono una decina di persone al cancello della base che chiedono di parlare con noi, cosa facciamo?”
Nicola: “Sono giornalisti?”
Tiziana: “No! Assolutamente, o almeno non mi sembrano e poi che cosa verrebbero a fare qui dei giornalisti?”
Nicola: “Ma che cosa vogliono di preciso? Di loro che abbiamo da lavorare qui.”
Tiziana: “Ascolta, io vado a sentire cosa vogliono, magari sono un gruppo di ragazzi semplicemente interessati al nostro lavoro, non vorrei che facessimo la figura degli scorbutici.”
Nicola: “Fai come vuoi e poi dammi un colpo di telefono, che magari scendo anche io a salutarli.”
Tiziana: “Ok capo!”
Tiziana, si recò al portone senza aprire per motivi di sicurezza e una volta li, uscì dal cancello per fare le dovute presentazioni.
Tiziana: “Vi porgo il saluto da parte del Direttore del Centro Ricerche di Enna! Chi siete? In cosa possiamo essere utili?”
Siriana: “Io mi chiamo Siriana, vengo da Verona, sono la Presidente di un gruppo di giovani che si interessano di ufologia e vi segue via internet usando anche il software che avete elaborato voi.”
Tiziana: “Tipo un fan club?”
Siriana: “Si proprio così siamo dei vostri fan!”
Tiziana: “Ok chiedo al direttore se potete entrare, penso che la risposta sarà positiva.”
Siriana: “Aspetta Tiziana, vogliamo sapere una cosa.”
Tiziana: “Cosa esattamente?”
Siriana: “E’ vero che avete avuto un contatto allieno vero e proprio?”
Tiziana: “Cosa ve lo fa pensare?”
Siriana: “Il programma che avete creato voi e che abbiamo installato nei nostri pc, ci ha fornito degli elementi che ci fanno pensare a questo, poi ad un certo punto i nostri pc, sono stati come telecomandati da un pc esterno o da qualcun altro.”
Tiziana, divenne bianca come uno straccio perché non sapeva cosa rispondere, cosa che si vedeva distante un chilometro.
Siriana e i suoi compagni rimasero in silenzio; Tiziana, prese la scusa di chiamare Nicola per riferire e poi vennero fatti salire ed entrare nella sala riunione del centro.