Scritto interamente da Zorzella Fernando
Presentato a puntate qui su face book.
Tutto nel romanzo è inventato e frutto di fantasia.
DIVIETO ASSOLUTO DI COPIARLO O RIPRODURLO
TESTO:
8° PUNTATA
Il giorno dopo attorno a Prima Donna gli animi si fecero caldi, ormai gli Orsi Neri si stavano arrabbiando. Così mandarono un altro rappresentante a parlare con Sirena, il capo di Prima Donna, per riferire che avrebbero avuto un altro giorno e poi avrebbero attaccato, per scongiurare questo tutte le donne si dovevano arrendere e sottomettere agli Orsi Neri.
Questa volta l’uomo rimase vivo, ma fu cacciato in malo modo a mani vuote.
Sirena cominciava a provare paura e un brutto pensiero legato al fatto che non arrivava nessun rinforzo.
Alberto, nel suo fuggire, lungo la Val d’Adige, aveva trovato rifugio, in un casolare dove ripararsi e proteggersi, dove si era disteso, stanco dal viaggio e si era addormentato.
Disturbato da alcuni rumori aprì gli occhi e si svegliò di soprassalto perché circondato da tre uomini vestiti da carabinieri in anti sommossa.
Uno prese la parola: “Benvenuto in Trentino, io sono Acquario, capo dei cavalieri del Trentino e del Trentino, tu chi sei?”
Alberto, prima di rispondere pensò un po’ ed ebbe una piccola illuminazione, e rispose: “Io mi chiamo Alberto, e sono proveniente da Genesi, una comunità che si è instaurata dopo Verona, nel basso veronese. E’ una comunità sorta dopo la catastrofe. ……….. Io sono scappato non ne potevo più.”
Acquario cercando di capire meglio chiese: “Perché sei scappato? Perché non ne potevi più di star li?”
Alberto vide che il dado era tratto e cominciò a spiegare: “Genesi è amministrata da un consiglio che la tiranneggia e detta regole e leggi severe, chi non segue a queste regole viene cacciato e rimane da solo. E’ una comunità che vuole conquistare tutto e tutti, vuole spadronare su tutto e su tutto.”
Un cavaliere di nome Leone si avvicinò ad Acquario e gli sussurrò: “Chiedigli se sa qualcosa della battaglia che si racconta ci sia stata in qualche vallata qui vicino.”
Acquario girò la domanda ad Alberto che colse l’occasione per dire una marea di bugie spiegando che la comunità di San Giovanni Ilarione era una comunità florida e forte, e siccome Genesi aveva sete di risorse e nuove armi la attacco depredandola.
Acquario disse: “Se scappavi da una situazione del genere allora da ora sei dei nostri e ti puoi ritenere dei nostri in tutto e per tutto. Ti daremo un alloggio, da mangiare e vivrai lavorando con noi.
I cavalieri ritornati alla base, dettero ordine di potenziare la fascia sud del Trentino, ovvero verso Verona, per fermare eventuali attacchi di Genesi.
Continuarono a parlare con Alberto e gli presentarono molti altri abitanti di Trento, però Alberto continuò a raccontare frottole mettendoli in allarme.
A Genesi Jenny prese la parola: “E’ veramente un periodo nero per Genesi, gli eventi stanno trasformando il clima e l’ambiente in un modo che non ci appartiene. Il problema è che siamo l’unico barlume di civiltà organizzata in una zona in cui la gente chiede e prega di ritornare alla normalità velocemente. Abbiamo vinto molte sfide, ma ora ce ne aspetta una più dura. Dobbiamo assolutamente partire in difesa di Prima Donna, nessuna di quelle donne deve cadere in mano agli Orsi Neri. Chiedo un grande sforzo e chiedo che domani stesso l’esercito riparta per un’altra missione. ………. Anzi William ce la faresti a partire questa sera stessa?”
William : “Da parte mia ascoltando Roberta e Gemma, ho già preparato i miei soldati a partire velocemente, anche subito, perché ho detto che non ci si può riposare sapendo che delle donne si trovano in quella situazione. ……….. Quindi se vuoi partiamo anche stasera.”
Jenny: “Sono fiera di voi.”
Elena: “Jenny si sa qualcosa di Alberto?”
Jenny: “Luigi forse è più informato. ……… Ne sai qualcosa Luigi?”
Luigi: “Alle ricerche ci sta pensando Kevin, ma ha trovato solo qualche traccia, perché gli ho ordinato di rientrare ogni sera per precauzione.”
Jenny: “Ok proseguite le ricerche.”
Nella tenda di Filippo si stava tenendo un brindisi.
Angelica: “Ce l’abbiamo fatta e il merito è tuo caro Filippo. Jonathan è tra le mie mani e a Jenny non ci pensa più. Tu hai la tua Elena e quando ti deciderai avrai anche Jenny con cui provarci. ……… Ma ascolta la tua Elena dove è?”
Filippo: “Elena è in consiglio stasera ne ha per tanto e poi si ritirerà nella sua tenda. Ci vedremo domani. ……… Comunque sei stata molto brava anche tu con Jonathan, sei stata molto sveglia.”
Angelica si alzò e guardò Filippo negli occhi, lui le chiese: “Che c’è Angelica perché mi guardi così?”
Lei in silenzio si spogliò, lui era sbigottito, e poi nuda si sedette sopra di lui e disse: “Filippo, dobbiamo festeggiare anche noi per bene le nostre vittorie, lasciamoci andare questa notte io e te, sarà la nostra notte. ………. Non esiste Jonathan e non esiste Elena.”
Di li, poco prima era passato Matteo, un amico che senti tutto quello che si erano detti, e comprendendo che i due stavano tramando alle spalle di Jonathan, Jenny e Elena decise di rimanere con le orecchie dritte ed attente.
Si fece notte un’altra volta, William non era riuscito a partire con i suoi perché il tempo per organizzarci ci voleva, mentre Alberto a Trento continuava a riempire di bugie le orecchie dei Cavalieri dello Zodiaco.
A Prima Donna si cominciava veramente a perdere la speranza di vedere arrivare i soccorsi, e se la battaglia si fosse dovuta combattere in campo aperto in quel modo di sicuro sarebbe stata un’apocalisse per le Ninja.
Il sole diede la sveglia e la speranza a tutti per andare avanti.
Angelica e Filippo aprirono gli occhi e si accorsero di essersi addormentati, avevano esagerato con i festeggiamenti spogliandosi e c’erano andati giù pesante. In fretta si rivestirono guardandosi con piacere l’uno con l’altra. Nessuna aveva mai pensato di arrivare a quel punto visto che tutti e due avevano delle storie in atto, ma la cosa era nata cosa e bisognava cavalcarla. Angelica lo salutò con un bacio sulla fronte e dicendo a bassa voce in un orecchio: “Mi sei piaciuto sei un vero amico, non preoccuparti per me non sarà l’ultima volta se lo vorrai.”
Alcuni cavalieri partirono, appena uscirono le prime luci dell’alba, all’insaputa di Albero, capitanati da Acquario in persona, e seguendo le indicazioni fornite dallo stesso Alberto, si diressero verso Genesi per capire cosa c’era di vero.
Arrivati a Genesi a tiro di binocolo, senza farsi vedere, rimasero raccapricciati e attoniti vedendo le manovre militari che si stavano compiendo, non potevano sapere i reali motivi di quel dispiegamento di forze, e credettero definitivamente a quello che aveva detto Alberto, decidendo di fare rientro a casa.
Matteo, che aveva capito, la sera prima, che tra Angelica e Filippo c’era qualcosa di strano, decise di farsi mettere in turno con lui all’entrata di Genesi come guardia.
Matteo aprì il discorso: “Filippo, ma dimmi un po’ come è la storia tra te ed Elena? Come state assieme?”
Filippo rispose: “Va bene, va bene. Elena è una ragazza perfetta è la ragazza della porta accanto.”
Matteo lo provocò: “Ma a te è sempre piaciuta Jenny, cosa te ne fai di Elena?”
Filippo: “A Jenny piaceva Jonathan, io nel frattempo mi sono messo con Elena e ho dimenticato Jenny. Ora che Jonathan sta con Angelica a me di Jenny non interessa più niente. ………. Angelica si è giocata bene le sue carte e se le sta giocando bene.”
Matteo lo provocò ancora: “Mi sembra che Angelica non sia mai stata molto sveglia, sembra che qualcuno l’abbia svegliata. ………… Speriamo che non diventi più furba del maestro altrimenti farà andare fuori di testa anche il maestro.”
Il discorso proseguì su questi livelli per un bel po’, poi Matteo smorzò il tutto.
Il contingente Aquila, partito in mattinata, era ancora lontano da Prima Donna e quindi proseguiva veloce. Gemma e Roberta non stavano nella pelle nel pensare che era il momento di andare a liberare le loro amiche.
In una camionetta Thomas e Giuly, soldato e soldatessa, stavano chiacchierando molto intensamente e su tutto, e tra una risata, una presa in giro, una piccola e accesa discussione, non si accorgevano che tra loro stava a nascendo del tenero.
Il convoglio viaggiava veloce, e la carica emotiva era alta, si sapeva che sarebbe stato più duro spuntarla con gli Orsi Neri, perché erano molto ben armati.
Thomas e Giuly continuarono la loro chiacchierata, e incrociando i loro sguardi capirono che si stava creando la giusta alchimia.
Era un giorno caldo, ma nessuno lo percepiva, la tensione era altissima.
Ad un tratto: “Fermati Giuly, il convoglio si è fermato …………….. Scendo e vado a sentire.”, disse Thomas.
Parlando con gli altri si venne a sapere che erano ormai vicini. Gli Scout, soldati che erano andati in avan scoperta, avevano visto che Prima Donna era accerchiata completamente.
Mauro: “William, hanno accerchiato Prima Donna.”
Sergio: “Non l’hanno ancora attaccata però.”
William: “E’ un embargo ……….. la cosa è complicata, pensiamo …………. Gemma hai detto che le tue amiche ci daranno man forte con i cannoni?”
Gemma: “Di sicuro, quando cominceremo noi ci daranno man forte, per far si che gli Orsi Neri non si avvicinino, ma che scappino.”
Sergio: “Gli Orsi Neri sono molti, la mano della fortezza ci serve sicuramente. ………. Ma che volevano fare? ………… Sono dei veri maiali.”
William: “Ok facciamo così. ……….. Gli Orsi Neri sono di base verso Rovigo, quindi a Nord rispetto a Prima Donna che si trova a Sud. Noi attaccheremo da Sud Ovest, in modo da offrire una via di fuga agli Orsi Neri verso nord. Piano piano avanzeremo anche noi a nord una parte da sinistra e una parte da destra di Prima Donna ai lati praticamente. Ci ricongiungeremo a Nord di Prima Donna in modo da trovarsi gli Orsi Neri davanti e Prima Donna dietro. Cercheremo di cacciarli sperando che trovino utile la via di fuga che gli lasciamo a nord. ………… Ok dai tutti ai posti di combattimento.”
I Cavalieri di Zodiaco rientrarono alla base nel primo pomeriggio e si chiusero subito in riunione tra loro senza Alberto.
Acquario: “Fratelli siamo davanti ad una situazione strana, la comunità di Genesi sarà circa 2000 persone, non capisco come una comunità così piccola sia così guerrafondaia. Se fosse così sarebbero veramente spietati.”
Cancro: “E’ vero sono piccoli, ma è anche vero che non esistono altre comunità attorno, c’è il nulla.”
Leone: “Per me Acquario ha ragione Cancro, sono spietati e la gente ha paura e non si ribella.”
Acquario: “E’ vero saranno in 2000 ma hanno un esercito di 500 uomini e ben armato, noi siamo in 3000 e un esercito di 250 uomini. Poi c’è il fatto che noi siamo organizzati in più comunità, loro hanno proprio il deserto attorno. ………. Non so cosa fare.”
Leone: “Proviamo ad andare a parlare, facciamo una delegazione di rappresentanza ed andiamo a renderci conto di persona.”
Acquario: “Pensiamoci bene e semmai chiediamo altre informazioni ad Alberto.”